Canali Minisiti ECM

Leucemia: mutazione di un gene dietro la resistenza alle cure

Oncologia Redazione DottNet | 22/03/2017 14:54

Studio Cro Aviano, la Llc colpisce 5-7 pazienti su 100 mila/anno

Risiede nelle mutazioni del gene "NOTCH1" la causa della resistenza alle cure di una percentuale significativa di casi di leucemia linfatica cronica (Llc). Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori dell'Oncoematologia Clinico Sperimentale dell'Istituto Nazionale Tumori Cro di Aviano, diretta da Valter Gattei, pubblicata sulla rivista internazionale Leukemia. Lo studio, coordinato da Michele Dal Bo assieme a Federico Pozzo e Tamara Bittolo, ha dimostrato come le cellule portatrici della mutazione assomiglino molto a quelle di altre malattie tumorali del sangue a decorso particolarmente grave, come certe forme di linfomi o leucemie acute, perché la proteina mutata di NOTCH1 attiva l'espressione di un altro gene, detto "MYC" e, a cascata, quella di altri spesso presenti in maniera abbondante e nociva nelle forme aggressive di linfomi e leucemie.

Sotto il profilo clinico - riferisce il Cro - le osservazioni formulate dai ricercatori risultano di particolare importanza, considerata la recente disponibilità ad arricchire la terapia contro la Llc di farmaci biologici. Questi ultimi, infatti, hanno permesso nuove e insperate possibilità di cura per pazienti affetti da malattie ad andamento clinico particolarmente aggressivo refrattari alle terapie convenzionali che, in questo contesto, possono essere identificati mediante la ricerca delle mutazioni del gene NOTCH1. La leucemia linfatica cronica è considerata la più frequente forma leucemica del mondo occidentale, con circa 5-7 casi ogni 100 mila abitanti all'anno in Italia.

pubblicità

La nuova scoperta si inserisce in una linea di studio condotta dal gruppo di Dal Bo che ha già dimostrato, tramite una pubblicazione su Leukemia, come la Llc mutata per il gene di NOTCH1, oltre ad avere un andamento clinico più aggressivo, diventa spesso resistente alla terapia con uno dei farmaci più classicamente in uso, ossia l'anticorpo monoclonale anti-CD20. Gli studi sono il frutto di strette collaborazioni con le Università di Udine e Trieste, Roma Tor Vergata, Catania e del Piemonte Orientale, con i fondi stanziati ad hoc da Cro, Ministero della Salute, Airc, Ail e Fondazione per la Vita di Pordenone.

Fonte: ansa

Commenti

I Correlati

L'8° Simposio Internazionale sulla Leucemia Acuta Promielocitica (LAP), tenutosi a Roma il 10 e 11 aprile 2024, ha esplorato nuovi approcci terapeutici per minimizzare le complicanze della malattia e migliorare la qualità di vita

Rimborsata in Italia la combinazione di ibrutinib e venetoclax come terapia orale a singola somministrazione giornaliera, chemio-free, per pazienti non precedentemente trattati

I risultati dello studio, sostenuto da Fondazione AIRC, sono stati pubblicati sulla rivista “Cancer Research”

A 68 anni è il paziente più anziano ad aver avuto la remissione

Ti potrebbero interessare

IEO, gene già coinvolto in un altro tumore, serve il test genetico

L'iniezione scudo a mRna utilizza la stessa tecnologia degli attuali vaccini Covid ed è in fase di test negli studi di Fase III della fase finale

Lo studio, pubblicato su JAMA Oncology, affronta un problema importante nel cancro alla prostata: come separare la forma a crescita lenta della malattia, che difficilmente causa danni, dal cancro più aggressivo

Un gruppo di scienziati ha ideato un sistema che sfrutta le citochine, facendo in modo che queste molecole si localizzino efficacemente all’interno delle neoplasie

Ultime News

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Benefici ottimali facendo 6-10 piani a piedi al giorno